giovedì 5 aprile 2012
Pensando: l'abitudine ci rende ciechi?
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città&viaggi,
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Quante volte ci capita di non accorgerci più di una aiuola incolta e desolata? Della decadenza di una vecchia costruzione in disuso? Della sporcizia per le strade? Davanti al brutto, all’insostenibile degli spazi in disuso che conosciamo bene diventiamo ciechi. Per riaprire gli occhi e vedere il vuoto, a volte, è necessario che qualcuno per noi lo riempia di qualcosa di inaspettato. Questo è quello che hanno fatto allo studio Espaimgr di Valencia sul cui sito web si possono vedere una serie di foto del centro della città e in particolare scatti che rappresentano i vuoti spaziali nel costruito, virtualmente riempiti da strutture di “mattoncini lego”. Dicono delle immagini: “Questa serie fotografica vuole cambiare la percezione della gente, rivendicare l’uso “ludico” del suolo, del costruito attraverso lo sguardo di un bambino che riempie gli spazi con costruzioni “impossibili”, installazioni che superano la dimensione del reale, un gioco infantile, una partita che diventa il grido dello stesso cittadino che rivendica il diritto a partecipare la sua città”.
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