mercoledì 19 ottobre 2011

Palermo-Barcelona

Cosa accomuna Palermo e Barcellona? L'essere sul mare? La vitalità notturna e diurna? Per me sono soprattutto due viaggi molto ravvicinati: a Palermo per la prima volta, a Barcellona per l'ennesima.
Palermo è bellissima, racchiude in se tutto e il contrario di tutto, il vociare al mercato è armonico così come gli accostamenti tra palazzi restaurati e palazzi cadenti che in un altro luogo stonerebbero. Sa di stratificazione culturale, di tempo che si ferma, di un'altra dimensione.





Barcellona è un fermento e un evoluzione continua, un miscuglio di cose che spinge molte persone a fermarsi "di passaggio" anche per tempi molto lunghi.





Entrambe respirano di quella brezza marina che rende tutto ampio e arioso, leggero e possibile.

venerdì 16 settembre 2011

Riciclare i cartoni delle uova

1) Campanellini recuperati da una borsa, fil di ferro e cartoni delle uova


2) Luci di Natale e cartoni delle uova

martedì 6 settembre 2011

Questa non è l'Italia: Friburgo

Una delle poche macchine in circolazione a Friburgo
Ho visitato Friburgo nel maggio del 2010. Questa cittadina del sud della Germania ha una storia molto bella: nel 1986 semplici cittadini e politica hanno detto no al nucleare, proponendo allo stesso tempo un'alternativa energetica. Da allora (la prima casa solare era stata costruita già nel 1978) Friburgo si è distinta per le iniziative di ecosostenibilità ambientale urbana soprattutto nell'ambito dell'edilizia civile. Friburgo ha un'efficientissima rete di collegamenti urbani ma il mezzo più usato è la bicicletta. Le grandi assenti sono le automobili (la maggioranza sono car sharing) e si sente: non c'è frastuono, nè suoni isterici di clacson o ingorghi e soprattutto l'aria è quella di un paesino di campagna. I quartieri residenziali sono pieni di verde ma non per opulente aiuole stracolme di essenze da vivaio a primavera: gli spazi verdi sono pieni di essenze spesso spontanee. I residenti possono decidere di prendersi cura di un'aiuola segnalando con un cartellino i nomi dei "gardinieri" in ogni caso tutti rispettano gli spazi perchè Beni Comuni, vi si possono trovare addirittura barbecue "di tutti". La metro di superficie passa su rotaie invase dall'erba ma non è l'incuria: il tappeto erboso soffoca il rumore del passaggio del mezzo e contribuisce all'assorbimento dell'anidride carbonica. Poi c'è il quartiere di Vauban un gioiellino un pò hippie nato negli anni '90 da una zona militare dismessa, un trionfo di colori anche per le persone che vi abitano; e infine il "quartiere solare" totalmente immerso nel verde che produce più energia di quella che consuma e dove le strade sono di proprietà dei bambini e delle bici che hanno la precedenza su tutto. A livello estetico la scelta è stata quella di affidare i lavori a diverse imprese che hanno dunque realizzato edifici diversi che donano la varietà necessaria a non stancare l'occhio. Le zone residenziali hanno poi una caratteristica fondamentale: non sono quartieri dormitorio. Vi si trovano attività di vendita, negozi biologici, supermercati ma anche mercati di piazza (si può incontrare l'ape cafè un simpatico signore che serve caffè espresso da un ape Piaggio coloratissima). Insomma la quotidiana e "normale" rivoluzione ecologica dei cittadini di Friburgo è la dimostrazione che un altro mondo è possibile ma anche che le iniziative devono essere studiate in forma collaborativa politica-cittadini e non si possono prendere decisioni unilaterali spacciandole per democratiche.

Esta no es Italia: Friburgo
He estado en la ciudad de Friburgo en 2010. Esta pequeña ciudad del sur de Alemania, al lado de la selva negra, tiene una historia muy bonita: en el 1986 simples ciudadanos juntos con la politica dijeron no a la energia nuclear y propusieron otra alternativa energetica. Desde entonces (la primera casa solar es de 1978) la ciudad se distinguio por la iniciativas de ecosostenibilidad medioambiental  y urbana sobretodo en la construccion de viviendas a sostenibilidad energetica. Friburgo tiene una red de transporte muy eficaz pero lo que se utiliza mas es la bicicleta. Casi ausentes son los coches (por la mayoria car sharing) y se nota: el aire parece lo de un pueblo. Los barrios tienen muchisimo verde que muchas veces es espontaneo. Los vecinos pueden cuidarse de trozos de jardin poniendo sus nombres, pero todos respetan y cuidan los espacios porque bienes comunes compartidos. Se pueden encontrar tambien hornos de uso compartido en los jardines de los edificios. La tranvia pasa arriba de un cesped que minimiza el ruido y  contribuye absorbiendo CO2. Uno de los barrios mas bonitos es aquello llamado Vauban que ha nacido en la que era una zona militar y es un triunfo de colores tambien por su vecinos. Luego hay el barrio solar que produce mas energia de la que consuma y donde las calles pertenecen a niños y bicis. A nivel estetico han elegido dar los trabajos de contruccion a diferentes empresas por lo cual hay  bastante variedad. La cosa mejor de estos barrio es el hecho que no solo hay casas si no tambien tiendas, supermercados y biologicos, mercados tradicionales en las plazas. En uno de estos se puede encontrar un tio que sirve cafe con el Ape-café.  A menudo se comparte la cena en espacios publicos donde participan todos los vecinos, algunos solo contribuyendo con el dinero necesario, otros cocinando (normalemente se establen turnos) y seguro todos compartiendo y disfrutando. 
Enfin, la diaria y normal revolucion ecologica de los ciudadanos de Friburgo nos dice que otro mundo es posible pero tambien que la iniciativas tienen que ser tomadas en colaboracion ciudadano-politica y que no puede la polita tomarlas unilateralmente llamandolas democracia.







lunedì 11 luglio 2011

Riciclando: riscoprire l'utilità degli oggetti malandati.

Non mi piace buttare le cose. E non mi piace tenere le cose sotto la polvere dei ripostigli. E queste sono alcune delle alternative alla spazzatura dell'era San Jacopino.

1) Da vecchia mensola per doccia a porta spezie
                 
                        Prima                                                                       Dopo


                       
E' bastata una ripulita e una mano di smalto.



2) Paralume in 2 minuti a costo zero con un foglio di plastica azzurra e una pinzatrice.




venerdì 24 giugno 2011

C'è un gatto sul tetto


Spesso mi incanto a guardare i gatti. Loro vedono cose che nessun altro vede, sentono cose che nessun altro sente e capiscono cose che nessun altro capisce. Allora credo che vadano sui tetti solo per vedere, sentire, capire meglio. 

È la presa di distanza dalle cose che rende il quadro più nitido. In ogni caso siamo tutti un pò gatto. Frrrrr, prrrrrrr, maaao, gné, grrrrrrrr. E come gatti siamo permalosi, amorevoli, presuntuosi, indipendenti, pigri, liberi, opportunisti, cacciatori. Un gatto sul tetto che da lì vede e sente benissimo.