sabato 28 aprile 2012

Riciclando: idee dalla rete per le confezioni degli shampoo

Ho trovato in rete alcune idee su come riutilizzare le confezioni di plastica di shampoo, bagnoschiuma, detersivi ecc e ne ho provato una (da http://www.utopia.de/blog/litter-art/downcycling-recycling-upcycling).

Il risultato è questo:

I bottoni a pressione nell'idea originale sono di plastica, io ho riutilizzato quelli metallici che normalmente si trovano come ricambio quando si acquistano giacche e giubbotti. Anche i cordoncini sono di recupero.
L'utilizzo finale è vario, nel contenitore rosa (?) amaranto (?) io ci metto il cell :)))


Istruzioni qui

giovedì 19 aprile 2012

Riciclando: racchetta porta orecchini


Anni fà, ero piccolina e appassionata di tennis, mi regalarono questa racchetta stile vintage, molto bella ma con il manico troppo lungo per il gioco. Oggi la riscopro, o meglio, riscopro la sua rete di fili per appendere tutti quegli orecchini che altrimenti starebbero disordinatamente in una scatolina.

venerdì 6 aprile 2012

Bracciali a 50 cent e anelli fai da te con filo di rame e argento

Un banco con una signora carinissima, braccialetti mille-colori. Dopo mezzora tonda ne scelgo 4 e torno a casa felice e soddisfatta. Hanno il supporto di metallo che viene riempito con una resina e in questa si inseriscono aggeggi vari, specchietti, spirali di metallo. Peccato che la resina sia talmente delicata che il giorno dopo avevo già perso due pezzi. Insomma alla fine son rimasti interi quello verde e quello dorato.

Queste qui sotto invece sono una parte delle produzioni con filo d'argento e filo di rame (istruzioni qui). In realtà non so di che materiali siano i fili, ma si piegano con facilità anche a mano.

Se invece si vuole recuperare il filo di rame dai vecchi cavi qui ci sono le istruzioni.

 http://lovepotiondesign.blogspot.it/2011/12/recuperare-fili-di-rame-da-vecchi-cavi.html

giovedì 5 aprile 2012

Pensando: l'abitudine ci rende ciechi?

Quante volte ci capita di non accorgerci più di una aiuola incolta e desolata? Della decadenza di una vecchia costruzione in disuso? Della sporcizia per le strade? Davanti al brutto, all’insostenibile degli spazi in disuso che conosciamo bene diventiamo ciechi. Per riaprire gli occhi e vedere il vuoto, a volte, è necessario che qualcuno per noi lo riempia di qualcosa di inaspettato. Questo è quello che hanno fatto allo studio Espaimgr di Valencia sul cui sito web si possono vedere una serie di foto del centro della città e in particolare scatti che rappresentano i vuoti spaziali nel costruito, virtualmente riempiti da strutture di “mattoncini lego”. Dicono delle immagini: “Questa serie fotografica vuole cambiare la percezione della gente, rivendicare l’uso “ludico” del suolo, del costruito attraverso lo sguardo di un bambino che riempie  gli spazi con costruzioni “impossibili”, installazioni che superano la dimensione del reale, un gioco infantile, una partita che diventa il grido dello stesso cittadino che rivendica il diritto a partecipare la sua città”.