venerdì 31 agosto 2012

Tutto può servire: un mese di autoproduzioni e riciclo stoffe


Si conclude un mese e ne inizia un altro.  Di quello che ho fatto negli ultimi 50 gg, dei risultati raggiunti, delle porzioni di armadio liberate sono molto contenta. Questa mania del non buttare via niente l'ho presa da mia madre: prima o poi tornerà utile dice di qualsiasi cosa, dalla scatola di cartone alla tovaglia vecchia e lisa. E in questi tempi di ristrettezze questa filosofia va per la maggiore. Però io ho un rapporto contraddittorio con i ripostigli: se sono degli altri sono una scoperta, se è il mio è uno spreco di spazio. Adoro la confusione che si crea al loro interno, ma non tollero l'idea che un oggetto sia privato di ogni funzione. O che si rovini nell'attesa che qualcuno si ricordi che esiste.

giovedì 30 agosto 2012

Riciclo e riuso abiti: piccole modifiche e grandi soddisfazioni

Come recuperare cose (quasi) dimenticate con piccole modifiche e trasformarle nelle mie preferite.

Perchè scelgo un vestito piuttosto che un altro? 
Perchè mi piace com'è e come mi sta.
Attraverso cosa valuto come mi sta? 
Attraverso il riflesso nello specchio e negli occhi degli altri. Attraverso la sensazione di comodità quando lo indosso.
Ci sono cose che mi fanno sentire bene. Perchè sono comode o perchè sono intonate con l'umore di quel momento. Dipende dal colore, da quanto di me scoprono o nascondono e da quanto ho voglia di scoprirmi o mimetizzarmi. L'abito diventa quasi un estensione, un messaggio: sono felice, sono forte, voglio stare sola, ho bisogno di attenzione.
Qui ho provato, partendo da abiti più o meno vecchi, a correggere i "difetti" e renderli "quello che ho voglia di mettere" quando il messaggio da trasmettere è sono serena :))

La camicia
Età: 20 anni quasi (mamma come passa il tempo!!!), a metà tra pirata e Re Sole (aaaargh!), qualche sfilacciamento e scucitura. Aveva un colletto di pizzo, maniche lunghe, spalle cadenti ed era mooolto larga.
Ho tagliato via colletto e maniche. Ho orlato le maniche. Ho cucito una striscia di tessuto per tende (quello che si usa per arricciarle) nel colletto per coprire gli sfilacciamenti (e perchè mi piaceva!!) Ho cucito lateralmente per stringerla un pò ma non troppo.


I sandali

Età: 2 anni dall'acquisto. Non li mettevo perchè avevano una parte intera che collegava tutti i cordoncini tra loro, anche con quelli che si allacciano intorno alla caviglia. Per questo li trovavo scomodi e ingombranti anche solo a guardarli. Tolto il "collegamento" ho ottenuto sandali più "leggeri" e comodi.

 









I pantaloncini
Comprati al mercato delle Cascine di Firenze per il colore e la cintura, originariamente erano dei pantaloni con gamba un pò cortina e stretta nella caviglia e facevano l'effetto prosciutto per via delle pences tipo modello safari.
Ho tagliato via le gambe (e l'effetto prosciutto!) ho realizzato l'orlo piegando 2 volte il tessuto all'esterno e cucendo una sola volta.


La camicia stile elfo

Due anni di anzianità, trovata su un banchetto al mercato probabilmente dell'usato. Mi piaceva il tessuto di cotone un pò grezzo e il colore ovviamente, ma aveva scollatura e maniche lunghe orlate con passamaneria e tulle o qualcosa del genere che finivano a punta e che la rendevano più adatta ad una festa in maschera con tema fantasy, medievale o elfico. Soluzione: levata tutta la passamaneria del colletto (l'impronta che rimane non mi dispiace), tagliato via le maniche e orlate girando e piegando due volte all'esterno come per i pantaloni.


 










 Un paio di jeans con una storia complicata
 Vecchi di almeno 10 anni. Erano i miei preferiti poi si sono macchiati durante un operazione di pittura del corrimano di una scala a chiocciola. Ho provato a smacchiarli in tutti i modi e infatti sono un pò variegati perchè andava via il colore ma non le macchie, ho messo una toppa a forma di fiore, l'ho tolta, ho riprovato a smacchiarli, li ho ridottti a bermuda e quest'anno ho deciso di fregarmene delle macchie che permangono nella parte posteriore, tagliarli ancora un pò e orlarli sempre girando due volte.
Ho cucito un pò storta una gamba ma addosso si nota appena (io sono più storta :)))


martedì 28 agosto 2012

Vestiti con il punto di domanda

In entrambi i casi ho comprato a caso: non so spiegare bene ma è quella sensazione che mi prende a volte a guardare una maglietta o un paio di pantaloni  un vestito appunto e a decidere che "è perfetto"... salvo poi arrivare a casa. E scoprire che hanno qualcosa che non mi convince. A quel punto li abbandono. Poi tempo dopo quando li riscopro penso "bello! perchè è qui solo soletto?" e poi indossandolo scopro il perchè, una scemenza in genere con una soluzione semplice.
Ad esempio questo.
Quando l'ho comprato mi piaceva la fantasia del tessuto. Neppure il tessuto che è un pò pesante ma proprio la fantasia. L'ho usato un paio di volte ma mi lasciava sempre perplessa perchè un pò ho il petto di pollo e preferisco scoprirlo che coprirlo!! Se lo copro si "volumizza" :-DDDD
Però quella fantasia...
Ho pensato di farci una gonna, o di abbandonarlo nell'armadio in attesa di tempi migliori (non che il petto di pollo cambi negli anni...) e alla fine la soluzione era li sotto i miei occhi: girarlo!
Nel senso che la parte dietro era meglio come parte anteriore, perciò due punti di filo alle spalline che prima si legavano dietro la nuca.
Praticamente davanti la scollatura è dritta mentre dietro rimane un pò a X scoprendo le scapole e le spalle. Arriva più o meno al ginocchio, non segna i fianchi e si può usare con o senza cintura.


E questo.
 In origine era una camicia larga e lunga e aveva le maniche. A 3/4. Quest'anno ho capito che se non lo usavo era principalmente perchè fa caldissimo nonostante l'aspetto estivo e la trasparenza. Così ho tolto le maniche e fatto un orlino semplice, ho cucito sul retro della fila di bottoni e l'ho usato per andare in spiaggia: perfetto!

Total: molto soddisfatta di non dover abbandonare un'altra cosa nell'armadio!!!

lunedì 27 agosto 2012

Tessuti, upcycling, amicizia e l'arte di ingrassare

Chi non ha un'amica a cui prestare le cose significa automaticamente perderle??? A volte, gli oggetti, ritornano, ma quasi mai lo fanno nel momento giusto.
Avevo una gonna che si chiudeva a pareo una volta. Non l'ho vista per anni e quando la mia amica (a cui voglio un mondo di bene anche perchè è stata la mia prima maestra di arte della condivisione) me l'ha restituita i miei fianchi erano un pò più larghi e la gonna ormai non si chiudeva più.
Peccato, si perchè il tessuto alla fine mi piaceva.
Pazienza perchè in fondo negli anni 90 ci si vestiva un pò strani.
Quella gonna-pareo adesso è uno dei miei vestiti preferiti: solo chiudendo con una cucitura stramba (non avevo ancora la macchina da cucire e le poche cose che facevo le cucivo a mano), incrociando le strisce di tessuto che servivano per chiudere la gonna e trasformandole in spalline (tuttora unite al vestito da spille da balia :-D) ho realizzarlo, per caso e per fortuna, un vestito trasformista: può essere lungo fino a metà gamba o con una cintura arrivare al ginocchio.
E quando la gente dice che è un bel vestito e io rispondo che l'ho fatto io e vedo lo sguardo sorpreso son contenta perchè significa che l'operazione riciclo è riuscita perfettamente.
In fondo il lavoro manuale è poco ma l'idea è azzeccata.
In fondo anche ingrassare a volte ci apre a nuove possibilità.
In fondo l'amicizia si vede sempre nel momento del bisogno e quale donna non ha continuamente bisogno di rinnovare il suo armadio???

domenica 26 agosto 2012

Riusando abiti: una gonna molto inventata

Nel caos creativo che mantengo a casa dei miei, nelle stanze al piano superiore che erano le nostre camere da letto e che ora sono a volte il mio rifugio ma più spesso il regno della gatta, ho scovato un paio di pantaloncini da spiaggia viola, probabilmente di mio padre, probabilmente degli anni 90.
Hanno tasche laterali, cavallo molto basso e vita molto alta e cordoncino bianco.

E siccome il viola non mi dispiace li ho indossati "per vedere l'effetto che fa". E improvvisamente, repentinamente in un lampo di genio ho visto... ho visto... ho visto la mia nuova gonna!!!
Ho scucito quei 10 cm che formavano gambe e cavallo e li ho ricuciti parte anteriore con parte anteriore e parte posteriore con parte posteriore. 
Poi ho cambiato il cordoncino recuperandone uno sul verde oliva e ho cucito 2 quadrangolini di tela di due verde-grigio recuperati da altre modifiche recenti. 

La verità è che rimane un effetto un pò a V dell'orlo però quando la indosso mi piace :DDD

venerdì 24 agosto 2012

Riciclo stoffe: borsa con una mini-salopette in jeans

Frutto di una visione in un caldo e afoso pomeriggio d'agosto.
Il materiale di partenza è una salopette piccinissima, mia o di mio fratello, scovata nel ripostiglio. Un pezzo di modernariato insomma!!!
Qualche scucitura, qualche cucitura e dei passanti recuperati da una cintura in tessuto.
Ho scucito le bretelline e le ho ricucite lateralmente, poi ho cucito il fondo facendo risultare le gambe nella parte interna (siccome è anche un ricordo non ho voluto tagliare niente).
Ho applicato i due passanti da cintura in modo da rendere regolabile la tracollina (così si può usare anche come borsello-cintura)
 E questo è il risultato :-)

giovedì 23 agosto 2012

Cucinando: peperoncini ripieni

Un mese se n'è andato: stanca e un pò "mareada" dopo l'immersione totale nel mondo turistico (ma non con la parte del turista!) e dopo aver dato indicazioni, informazioni e cercato di rendere le vacanze altrui il più possibile serene mi appresto a tornare all'altra mia realtà di scommesse per il futuro e orti sociali. 
In ogni caso, anche quest'agosto, sperimentando sperimentando, ho prodotto qualche cosina: alcune con buonissimi e altre con scarsi risultati. Sono andata un pò a gusto, come al solito un pò a caso e soprattutto un pò a colore e piano piano le riproporrò in questo mio diario del quotidiano caso mai anche ad altri possano essere utili!
E siccome il verde è il mio colore preferito...questa è una ricettina veloce veloce con buon risultato: peperoncini verdi dolci ripieni di ricotta.


Ho diviso i peperoncini in due per il lato lungo.
Li ho passati in padella con un pò d'olio per qualche minuto.
Ho amalgamato la ricotta (di pecora) con un trito fino di prezzemolo, aglio e un pezzo di peperoncino verde.
Con questo impasto ho riempito i peperoncini che avevo lasciato raffreddare e... Gnam!!!