giovedì 31 ottobre 2013

Decluttering semi-sentimentale

Il cambio stagione nell'armadio è il momento in cui mi rendo conto di quante cose possiedo. Riusi, ricicli, riparazioni e ripescaggi nel ripostiglio, per un armadio strapieno anche se in minima parte di acquisti...
Per risolvere i problemi di accumulo, comunque, un modo c'è: il decluttering , che significa fare spazio, liberarsi del superfluo... Ma io mi affeziono, non potrei mai liberarmi a cuor leggero di qualcosa. Dall'ultima volta che ho letteralmente gettato un paio di scarpe (che ormai mi mangiavano la pianta del piede) son passati circa 7 anni e per avere il coraggio ho dovuto improvvisare la danza di addio :-/ Infatti per le prossime stavo pensando a dei porta piante.. Si perchè a parte i calzini (e a volte anche con quelli) ogni pezzo che tengo nel mio armadio ha la sua storia, è il ricordo di un'amicizia, di un luogo, dell'università, racconta di una parte di vita e a volte mi serve per ricordare. Ma tengo anche le cose logore, le scarpe soprattutto, e forse il decluttering dovrei farlo proprio su questo...
Per fare decluttering bisogna innanzitutto rispondere a tre domande:
-mi piace?
-funziona?
-ne ho bisogno?
In questo modo si identifica il superfluo.
Poi per soffrire meno nel separarsi da qualcosa si possono fare le foto ricordo...
E così ho fatto con un paio di sandali, ricordo di un estate da tirocinante ad Almeria e acquistati a Granada nel 2008, trasformandoli, una volta giunti a fine vita (la suola era consumata e i laccetti si stavano rompendo e rischiavano di lasciarmi a piedi nudi sull'asfalto!!).

(Notare l'accanimento delle zanzare sulle mie caviglie...)
Risposta alla domanda n.1: si mi piacciono, ma (risposta n. 2) sono distrutti,  e si ne ho bisogno (risposta n. 3) quindi dovrò comprare qualcosa di similmente comodo (risolto con i sandali tipo birkenstock).
Fase due: foto ricordo. Ne ho qualcuna non mi resta che procedere!
Passo successivo: remade!
Tagliati i laccetti in pelle ho aggiunto dei chiudi filo, degli anellini e dei gancetti di chiusura ed ecco una serie di braccialetti!
In questo modo liberarsi di un paio di vecchie suole consunte non è stato poi così drammatico :-D

mercoledì 30 ottobre 2013

A volte ritornano: grunge e dintorni

Viste le mie ricerche fascion delle ultime settimane ho scoperto che quest'anno uno dei ritorni è il grunge... non in senso musicale ovviamente, ma per ciò che riguarda l'abbigliamento. Se penso al grunge mi vengono in mente sopratutto 3 cose: camicie a quadri, anfibi e poco ordine.
Santa Wiki scrive "i gruppi, come ampiamente descritto da Michael Azerrad nella biografia di Kurt Cobain, formavano una comunità unita di giovani che frequentavano gli stessi locali e si contraddistinguevano per determinate caratteristiche estetiche: i capelli lunghi, i jeans strappati, scarpe da ginnastica Converse spesso vecchie e rovinate, t-shirt sdrucite, maglioni pesanti, spesso monocolore e camicie di flanella a quadri (tipiche dei taglialegna di quei posti, i cosiddetti "lumberjack").
Forse ispirandomi inconsciamente a questo ritorno ho fatto un collage (era da un pò che non ne facevo) con una maglietta e il fondo di una camicia-abitino a (quasi) quadri che avevo già usato qui (ho smontato e rimontato, si si) :-O
Eccolo: grunge o no è comunque riciclo (di riciclo) cosa posso volere di più???

lunedì 28 ottobre 2013

Esperimenti: tingere naturale con il bissap (o karkadé) I prova

Dopo l'esperimento con l'acqua di lavaggio di un pantalone grigio, sono tornata alla tintura dei tessuti grazie anche a questo post.
Ovviamente le istruzioni per me sono un optional e la maggior parte delle volte faccio di testa mia (con risultati anche disastrosi), quindi io consiglio di seguire passo passo quelle nel link sopra e di prendere la mia esperienza come un esperimento :-)))
Iniziamo dal prodotto: ho trovato a casa del karkadé (o bissap): in pratica i fiori essicati di una specie di ibiscus con cui si prepara una tisana buonissima! Erano vecchi di anni, dimenticati dentro un pensile e visto il colore (non più viola/bordeaux brillante ma un pò mattone) ho deciso di riciclarli in un modo che non fosse alimentare.
Ho scelto una maglietta bianca di cotone e ho seguito la prima parte di istruzioni:
- estrazione del colore del bissap tramite bollitura (ho usato un tempo più breve rispetto a quello indicato).
- mordenzatura del tessuto con bollitura in aceto (ma con aceto di vino rosso perchè quello c'era!!!) anche questo per un tempo più breve di quello indicato. Ovviamente il bianco ha cominciato a virare verso un beige/rosa antico solo con la bollitura in aceto...
- lavaggio in acqua fredda e, qui arriva la variante, ammollo nel bagno di colore a freddo
- schiacquo in acqua fredda e stendo la maglietta ad asciugare
Risultato: un rosa antico/beige abbastanza chiaro. Conservo il bagno di tintura e decido, il giorno successivo, di provare la bollitura (non so se il fatto di aver già usato l'intruglio possa influenzare poi il rendimento).

Procedo secondo istruzioni, poi verso la fine aggiungo acqua a coprire e lascio in ammollo finchè l'acqua non sfredda. ma non ho pazienza e a bagno tiepido riscacquo in acqua fredda e stendo.

Risultato finale: il colore dopo la bollitura è virato leggermente verso il marroncino ma sempre sul rosa antico cioè solo leggermente più scuro rispetto quello dopo ammollo a freddo.

Dovrei provare anche la bollitura contemporanea del bissap con il tessuto mordenzato... in più guardandomi intorno nell'angolo cottura il mio sguardo cade in continuazione sul curry.... ma si vedrà!
Buone sperimentazioni!!




venerdì 25 ottobre 2013

Taccuino origami per riciclare la carta

C'è un blog che mi piace veramente tanto che è questo http://filo-so-pia.blogspot.it/.
Uno degli ultimi post non potevo non riprenderlo perchè ha una soluzione ingegnosissima per riutilizzare i fogli che hanno una sola faccia scritta/stampata.
La tecnica origami per fare piccoli notebook riciclando fogli A4 la trovate a questo link.
Io vi suggerisco di fare un giro su entrambi i blog perchè meritano veramente!


Buon Riciclo!

mercoledì 23 ottobre 2013

Di gusti, tendenze, confusione... e un'altra pochette!

Oggi voglio divagare un pò...
E' ottobre e il tempo è già abbastanza instabile. Controllo le previsioni meteo e penso a quello che ho  nell'armadio, alle giacche di lana ai collant felpati e agli stivali...
Mi rendo conto di scrivere su questo blog come mi vesto, o vestirmi come tengo questo blog... in modo disordinato, a sentimento direbbe il mio prof di costruzioni... ma siccome l'abito spesso fa il monaco altrettanto spesso ci sono occasioni in cui sbaglio tutto ciò che si può sbagliare, e volendo, anche di più :-DDD
La verità è che faccio schemi, imbastisco discorsi ma poi l'improvvisazione, il caos prendono il sopravvento è più forte di me...
La verità è anche che mi piace tutto, mi piace Gaia e mi piace boho (santa Wikipedia), mi piacciono gli anni '20, ma anche gli anni '90 e il grunge (e tutto quello che c'è nei decenni in mezzo!!).
Mi piacciono gli scenari ikea, così pulita e ordinata, anche quando c'è disordine e mi piace scuro cupo e con vecchi mobili, e vecchi libri, mi piacciono le borse piccine e quelle enormi mi piace sentirmi in viaggio e in divenire - e così è - ma poi mi piacerebbe soffermarmi per un pò più di tempo...
Così, causa anche un invito ad un matrimonio per fine ottobre, via a fashionblog, consigli, tendenze per colori e modelli, consigli su come scegliere per il proprio corpo, su come abbinare la borsa, sottolineare il punto vita o destrutturare, seguire la moda e/o creare un proprio stile (e come si fa???)...
Queste letture hanno occupato più o meno una settimana e più o meno con la seguente sequenza e voglio condividerle un pò perchè è il mio promemoria e un pò perchè anche se il finale (per me) è scontato ho imparato qualcosina che ha più di un nesso su come le persone vivono la propria vita rispetto il proprio corpo, su alcune convenzioni sociali, su ciò che ci porta a volte ad un consumo di beni eccessivo. I link rimandano solo ad una parte dei post che ho letto, quelli che in fondo mi hanno ispirato un pò di più, alcuni rimandano ad altrettanti link e la verità è che è tutto un mondo da scoprire!!

Giorno 1
panico matrimonio, blog (lo so in Sardegna a ottobre non c'è freddo.. eh ma non si può mai sapere e poi se ti abitui ai 30 y pico gradi poi a 18 è già inverno), colori, cambio d'abito/sfondo per il blog,
(previsioni meteo)

Giorno 2
scopro
-che esistono capi e colori base (capi per colore base: un paio di pantaloni eleganti, una gonna da giorno e una da sera, una cintura, un maglione e un cardigan, una sciarpa, tutti i vari modelli di scarpe, collant coprenti e una giacca)
-capi particolari,
-di essere (forse) un inverno scuro,
(previsioni meteo)

Giorno 3
panico ridimensionato, altri post, ordino i vestiti nell'armadio per colore,
(previsioni meteo)

Giorno 4
vestito grigio lo metto con tutto??? leggo come abbinare i capi qui e qui,
(previsioni meteo )

Giorno 5
collana? orecchini? borsa? scarpe? la pochette!!!
Ho voluto esagerare, ho recuperato un pezzo di velluto damascato dalla cassapanca della prozia, un tessuto chiaro a fiori per la fodera, un nastrino di raso e una spilla a farfalla et voilà
sa un pò di vecchia signora nel soggiorno con la tazza di té caldo, i centrini sul tavolo, le tendine alle finestre...
la userò o no?
(per un giorno salto le previsioni meteo)

Giorno 6
conclusioni: è il monaco che fa l'abito (ma dipende dalle previsioni meteo???)


Giorno 7
riprendo (ma non ho mai smesso) a vestirmi con jeans e maglietta (controllando regolarmente le previsioni meteo e con un armadio ordinato) :-DDDD

In sostanza per gente come me non c'è molta speranza, sarò sempre più da scarpe da ginnastica che da tacco, però ho imparato un pò di cose nuove e  ho riflettuto (non poco) su ciò che mi circonda, sul mondo femminile, sulle nostre paranoie, sui timori riguardo l'essere all'altezza o no di situazioni anche semplici, sull'apparire quando, in senso positivo, influenza l'essere.







lunedì 14 ottobre 2013

Pochette in jeans

Parlando di progetti salvati e di immagini custodite in attesa... Quando l'ho vista me ne sono innamorata e non potevo non provare a farla...
L'idea originale la trovate qui e qui in vendita.
Questa invece è la mia versione:
L'esterno è tutto in ritagli di jeans, l'interno un pezzo di lenzuolo tinto da me, la cerniera è recuperata da un beauty-case (quello delle taschine!) e il fiore era il ciondolo di una collanina :-D

(I nomi dei prodotti NON sono volutamente esposti!!!)

Buon Riciclo!!!


mercoledì 9 ottobre 2013

Il posto degli orecchini

Facendo il porta telefono, quando ancora pensavo di cucire a mano, ho usato chiodo e martello per forare la pelle e per evitare di bucare altre superfici ho messo sotto la pelle un pezzetto di parquet che si è buccherellato... lo so non sono gli attrezzi adatti ma mi dovevo arrangiare..
Così ho pensato di mettere qualche chiodo sulla tavoletta e costruire una ragnatela con filo lana o cordoncino... a questo punto mi è venuta in mente la cornice porta orecchini e ho pensato di fare un porta orecchini simile ma da tavolo... quindi ho aperto la cassetta degli attrezzi ma prima dei chiodini normali ho trovato quelli a U e così alla fine è venuto fuori questo

Per i piedini ho usato i ferma vetro delle cornici a giorno ;-P

lunedì 7 ottobre 2013

Come ti riciclo un paio di jeans: i panta-cestini

Tra le tante immagini di progetti da provare salvate sul mio computer questa, in questo momento, fa al caso mio per sgombrare resti di resti di riciclo. Sono dei piccoli cesti contenitori che da un lato mi portano un pò fuori dall'ossessione borse, e dall'altro sono un buon modo per un riciclo veloce di pantaloni e jeans già impiegati per le panta-borse ;-P
Farli è veramente semplicissimo, in ogni caso qui trovate il tutorial :-)
Io ne ho fatto 4 in pochissimo tempo, di dimensioni non ben precisate, tagliando i rimasugli delle gambe del jeans ad altezze diverse, e cucendo lungo rette neppure tanto precise. Ho strutturato il fondo cucendo due triangoli negli spigoli delle cuciture sia per l'esterno che per la fodera e ho assemblato cucendo l'orlo sul tessuto wax rimboccato sul jeans.
Sono veloci da fare e sono un'ottima idea regalo (soprattutto pieni :-D) e non occorre essere particolarmente precisi. Il tessuto si può risvoltare adattando la dimensione mentre il fondo si modella con le mani...
Si possono usare in cucina per il pane, nell'ingresso per le chiavi, per tenere ordine sul comodino o nel bagno, per contenere collane e bracciali, per l'angolo del cucito...

Volendo poi, si possono aggiungere due piccoli manici (come in quest'altro tutorial) per rendere più comodi gli spostamenti dei piccoli oggetti... ma questa è un'altra storia!!!

sabato 5 ottobre 2013

Borse con tessuti vintage

Quando vivevo a Firenze il mio mercato preferito era quello del parco delle Cascine: per niente turistico, un vero mercato popolare con tutti i tipi di prodotto, dagli alimentari ai vestiti. Su alcuni banchetti di abbigliamento le cose alla rinfusa che profumavano di pulito e la scritta "vintage", anche quando vintage indicava una grafetta per tirar su una cerniera che aveva perso un pezzo :-O
In altri il cartello indicava più semplicemente "usato"...
Anche a Siena al mercato della Fortezza, diversi banchetti vendevano cose usate e nonostante "l'odore di negozio" mi piaccia non ho disdegnato quello "di pulito" acquistando a pochi euro cose che sono diventate le mie preferite :-DDD
Il termine vintage li si sentiva meno ma a pensarci bene che significa?? Leggo che la parola deriva dal francese e originariamente indicava i vini d'annata (!!!), vintage, dovrebbe indicare, oltre l'età, un certo livello (alto) di qualità del manufatto... in effetti uso da diversi anni un maglione che ne avrà almeno 40 (era di mia madre) e che sembra più nuovo di altri che son nuovi... si potrà definire vintage???
"Quando le cose erano fatte per durare" ho sentito dire spesso, e in effetti i tessuti e i capi più vecchi sembrano avere un'aspettativa di vita maggiore... E dalle mie razzie nell'armadio dei miei e nelle cassepanche di nonne e prozie ho riesumato vari tipi di tessuto, campionari di tappezzeria e avanzi di stoffe da abbigliamento tutti resistenti e con colori ancora vivi, alcuni li conservo ancora perchè non mi va di tagliarli... Ma collezionare non è per me, io sono da accumulo di cose usabili ;-P
Perciò "ho dovuto" fare queste borse!!! Ho usato lo stesso modello molto semplice per entrambe, cambiando le decorazioni e di poco anche le dimensioni.
Per la prima ho usato un pezzo di gabardine nero per l'esterno, e per l'interno e per le bande decorative un tessuto anni '70 a fiori, sono di periodi diversi e il gabardine è molto più antico ma direi che si possono entrambi definire vintage :-))
All'interno ho collocato la taschina del beauty case logoro, l'altro pezzo l'ho usato in questa borsa, mentre la tracolla appartaneva allo zainetto con cui ho fatto il porta telefonino per V♥ e la microtracollina.
L'ho fissata con due rivetti per ogni lato e questa è, forse, l'unica cosa che non mi piace ma tant'è ormai è fatta...
La seconda è realizzata con un tessuto che potrebbe essere gabardine oppure una specie di velluto a costine. Il colore è sul grigio o marrone e, come per il primo,  risulta abbastanza rigido e adatto per dare struttura alla borsa. La banda decorativa viene sempre dalla soffitta e non saprei definirla ma ne posseggo un buon metraggio percui si rivedrà in giro!!! Come fodera invece, il tessuto già usato per l'interno di questa borsa.
La tracolla è identica alla prima ma stavolta l'ho cucita lateralmente sulle due facciate...
Il dilemma invece è sempre lo stesso: il tipo di chiusura!!! Le borse con chiusura a cerniera in genere le uso aperte, mentre trovo più pratico un bottone o un laccetto oppure un lembo che copra l'apertura... mah! alla fine opterò per entrambe per il bottone a calamita e questo vuol dire che dovrò fare un piccolo intervento  di scucitura e le contorsioni... ma a volte succede ;-P

In ogni caso... Buon Riciclo!

martedì 1 ottobre 2013

Micro-tracollina pelle&tessuto

Continua il riuso dei componenti dello zainetto:-O
Per questa ho utilizzato un rettangolo ritagliato dal corpo e il lembo anteriore di chiusura che erano del vecchio zaino...
Per il corpo della microtracollina ho usato invece il tessuto del (mio) momento!!
La tracolla è un laccio in pelle (vera o finta non saprei??!!)annodato su due asole cucite sul bordo del corpo.
Le dimensioni sono davvero ridottissime (circa 15 x 15 cm) appena sufficienti a contenere il minimo indispensabile... ridotto al minimo ;-P
Farla è stato davvero impegnativo perchè sono partita dall'idea che avevo in mente senza fare schemi, e, come mio solito senza imbastire (però ho stirato che ormai è una buona abitudine che ho preso e che mi semplifica di molto le cose) quindi ho dovuto smontarla e modificare alcune decisioni in itinere un paio di volte... però adesso è finita e devo dire che a parte qualche imprecisione sono soddisfatta del risultato :-))))