martedì 30 ottobre 2012

Collage di lana

Fino a venerdì  indossavo una t-shirt con tanto di spalla scoperta e sabato d'improvviso due maglioni. Sembrava fosse arrivato il freddo: stamattina sono uscita invernale e rientrata autunnale! In ogni caso non sono ancora pronta per l'inverno e se l'abbassamento delle temperature è così repentino non lo sarò mai!! 
La cosa positiva è però che queste temperature improvvisamente glaciali, complice la necessità di svuotare un armadio a casa dei miei, mi hanno ispirato il recupero di due cose parcheggiate.
Una era una gonna nera di maglia di lana (trasformatasi poi in un gilet o qualcosa di simile) e l'altra un paio di guanti verde acido lunghi fino al gomito. In pratica ho scucito lateralmente la gonna, ho tagliato in diagonale lungo le dita dei guanti per ottenere le maniche, ho cucito le "maniche" alla ex gonna è ho ottenuto questo:
Un maglioncino con scollo a barca e mezze maniche!
Le maniche sono un pò strettine ma mi stanno, e indossato non risulta così corto come potrebbe sembrare! Questa scoperta del collage è rivoluzionaria ogni volta dimezzo le cose da ripostiglio! :DDDD

lunedì 29 ottobre 2012

Ciotola vuota-tasche con i volantini pubblicitari


Queste sono solo alcune delle idee e istruzioni sul web per riutilizzare la carta (di giornale) in questo modo:


Ma se avete la cassetta della posta intasata dai volantini, se, come me non riuscite a fare a meno di portarvene a casa un milione ogni volta che uscite e li conservate anche dopo la scadenza delle offerte, ma soprattutto, se avete urgente bisogno di una ciotola vuota-tasche questa è l'idea che cercate.
Per fare una ciotola o un cestino, la tecnica è piega/intreccia o piega/arrotola.
In questo caso ho provato il "piegarrotola" che mi ricorda tanto un'attività della scuola materna con le stelle filanti.
Si tratta di piegare in diagonale il volantino in modo da formare un numero variabile di listelli cartacei. Più volantini usiamo più sarà grande la ciotola ovviamente.
La carta si fissa con una punta di colla (io ho usato quella a caldo). Poi si comincia a formare una spirale con il primo listello, l'estremità verrà sempre fissata con una puntina di colla, e così per il successivo listello.
Fino ad avere una spirale grande abbastanza da formare una ciotola con una semplice  pressione della parte centrale verso il basso. Praticamente si modella con le mani in modo da avere un contenitore a cui può essere data una mano o due di colla vinilica per dare stabilità e mantenere la forma.
Per il momento la mia è nature
La carta delle riviste da maggiore libertà di scelta riguardo i colori però non compro riviste da un pò mentre l'uso dei volantini mi permette di ridurre il mio volume di rifiuti ottenendo una cosa immediatamente utile ;DD

sabato 27 ottobre 2012

Accessori con parti di notebook

Se avete un vecchio portatile o pc che non funziona più e giace abbandonato in un ripostiglio, se siete curiosi di vedere com'è fatto dentro e con un pò di pazienza lo smontate per benino, vite dopo vite, scoprirete un mondo di piccole meraviglie. 
A me è successo diversi mesi fa, ho salvato tutte le piccole parti che trovavo visivamente attraenti e ne ho fatto degli accessori utilizzando i fori già presenti.



venerdì 26 ottobre 2012

Sabato 20 e domenica 21 ottobre 2012


L'inizio di un'intervista a Giulio Fioravanti su Terra recita così:
fonte  Terra - Quotidiano di informazione pulita
L'ho letta tutta fino alla fine perchè mi ha ricordato quante poche sono le necessità che ho: mangiare bene, dormire, giocare, ridere, parlare. Soprattutto mi ha ricordato quella sensazione che ho in estate, quando vado in giro con un pareo, un costume da bagno e scalza. Con i piedi neri che fanno il callo sulle pietre e sulla sabbia bollente, in pace con me stessa e in armonia con tutto il resto.

Su questo blog http://www.outsapop.com  invece, apparentemente privo di legami con il precedente un pezzo molto interessante a proposito dello stile grunge (spero di aver tradotto in modo almeno decente):

<L'unica cosa che fiorisce in tempo di crisi è la creatività e il fai da te. Per questo i tempi difficili non mi spaventano. La crisi mostra chi siamo veramente. Una persona può divenire estremamente intraprendente in caso di necessità. Voglio dire che è così che siamo arrivati dalle grotte ai palazzi. Quindi non preoccupatevi se non potete permettervi l'ultima cosa uscita sul mercato. Pensate se realmente ne avete bisogno e se è così vedete se è possibile autoprodurla. E se non vi riesce bene vestitevi al buio e indossatela con orgoglio. Proprio come hanno fatto a Seattle. Un sorriso, una buona postura e scarpe comode sono un buon inizio.>"Grunge & Glory", Vogue US dicembre 1992 Steven Meisel

E infine questo libro Cambiar las gafas para mirar el mundo, 15 capitoli che si possono leggere in ordine differente con degli spunti di riflessione incisivi e decisivi.

Cos'hanno in comune? Tutti parlano di necessità di cambiamento, di periodi di crisi, di soluzioni. Tutti sono spunti di riflessione per guardarci intorno e capire cosa succede e in che direzione vogliamo andare.

Così questo sabato e questa domenica appena passati, appena prima delle piogge annunciatissime dal meteo, vincendo la mia pigrizia, in un clima festoso da picnic in campagna, ho costruito per la prima volta, con altre 30 persone almeno (i conti si perdevano!!), un orto sinergico.
L'elemento fondamentale di un orto sinergico sono i bancali che garantiscono la buona areazione del terreno che verrà lavorato solo una volta. In seguito la struttura e la tessitura del terreno verranno garantite dall'interazione sinergica di piante e macro e micro organismi.
Un'altra cosa fondamentale è l'impianto di irrigazione a goccia che consente un apporto d'acqua senza sprechi e la copertura con paglia che protegge il terreno dall'evaporazione severa.
Infine le piante e i semi vanno disposti sui bancali secondo l'espansione della radice, la capacità di ricacciare e integrando le diverse famiglie di ortaggi in modo da consentire alla natura di "fare il suo corso" ovvero porre le condizioni perchè tutti i componenti della comunità biotica lavorino in cooperazione e in sinergia.

Fare un orto in questo modo è un esperienza fantastica e una delle molte risposte alla domanda che si pone questo articolo di Lorenzo Fazio, è rivoluzionario il tanto che basta per farci fare un viaggio indietro nel tempo prima, e un passo avanti poi che altro non è se non il "salto culturale necessario per cambiare le cose".

giovedì 25 ottobre 2012

Come recuperare i mattoncini lego

Due sono le motivazioni che mi spingono a inventare riciclando: la necessità e il gusto della trasformazione.
In questi casi non ci sono necessità particolari da soddisfare se non quella di dare un senso a milioni di cose che conservo in ogni angolo della casa, ma sicuramente quello che mi muove è la soddisfazione di un lavoro semplice semplice che in pochi minuti trasforma e regala nuovo significato agli oggetti.
Con l'aiuto della fedele chiavina per praticare fori ho fatto le prime prove su qualche mattoncino Lego trovato mentre si puliva il terreno che diventerà un orto urbano (questa è un altra storia però!).
Considerando che ho trovato i pezzetti nella terra e chissà da quanto tempo erano li, li ho lavati per bene e ho fatto molta attenzione nel forarli per evitare di filare la plastica. 
 Ho aggiunto anellini e chiusure per collane  e ora devo solo decidere se saranno dei portachiavi o parti di collane o orecchini... ;DDD

giovedì 18 ottobre 2012

Riciclare bottoni: orecchini

L'idea non è nuova, ma questi bottoncini ricoperti di stoffa a righe mi piacevano un sacco. Li ho recuperati dalla t-shirt a righine usata qui per comporre la seconda maglietta. A pensarci bene mi sembravano sprecati su un indumento e più adatti per una decorazione o un accessorio.
Ho scelto la via più semplice: un pò di colla a caldo (dovevo provare la pistola!) e due supporti per orecchini.


Vai al post della spilla clicca qui!


giovedì 11 ottobre 2012

Nuova vita a vecchi indumenti: collage di tessuti, lana e maglina


Quando studiavo all'università, se non sapevo cosa cucinare sbirciavo i banchi freezer al supermercato: il primo tortino di patate l'ho fatto grazie alla Findus. E così il primo cous cous. Anzichè comprare il surgelato lo riproducevo a casa. Quando ho iniziato a fare collane e orecchini osservavo attentamente quelli esposti nei mercati e nei negozi, e la settimana scorsa da Terranova ho visto questa maglietta e ho pensato di prenderla come ispirazione. Poi dopo il fine settimana abbastanza produttivo è arrivato un raffreddore insolente che mi ha costretto a casa 3 giorni e nei deliri dello stato febbrile ho prodotto diverse cose. La maggior parte continuano il filone collage di stoffe e di alcune vado particolarmente fiera.
In ordine di produzione: 
-la maglietta bicolor composta da una vecchia t-shirt corta cortissima  con elastico sotto il seno e un pezzo delle solite maglie con sponsor.
Nella foto si può vedere la cucitura sgangherata che ho fatto tenendo il bordo della parte superiore teso al massimo per farlo coincidere con le dimensioni della parte inferiore.

-la t-shirt viola disegni/viola righe con collo tagliato
La parte inferiore era una maglietta xs che proprio non mi andava (dalla quale ho recuperato questi bottoni), così però tiene ferma sui fianchi la parte superiore più ampia

-il vestito bicolor composto da anonima maglietta in cotone nera e gonna di quando ero piccina
La gonna è di lana grigia e ancora non mi spiego come mia madre abbia potuto farla della mia misura attuale considerando che l'ha cucita quando avevo 5 o 6 anni. Aveva 2 tasche sul davanti (che ho scucito) e un elastico in vita e da piccola mi arrivava alle caviglie. Il vestito così assemblato cade morbido sui fianchi e arriva al ginocchio.

Le altre produzioni ovvero un tentativo di abito a tunica, una borsa fatta con un pantalone e una federa, una felpa molto collage e altri 3 abiti li rivedrò invece prossimamente... :DDDD

venerdì 5 ottobre 2012

Storia di una giacca: da football americano a nostromo

Questa è una giacca blazer nera che avrà 20 anni (vita corta e spalline imponenti), e che è stata tra le prime cose riprese all'inizio di quest'anno.
Certo con il caldo che fa ancora non è proprio di stagione, però meglio arrivare preparati!

Come al solito pochi interventi: tolti i quintali di gommapiuma che la facevano una divisa da football americano, riprese le spalle a misura umana (scucendo la fodera e intervenendo dall'interno senza smembrarla) e aggiunto i bottoni (prelevati da una gonna). Aggiunte anche due asole in quello che prima era il risvolto. Il risultato è questo modello un pò Corto Maltese alla coreana!!!

La corona sui bottoni completa l'aspetto nostromo.

mercoledì 3 ottobre 2012

Riciclare vecchie t-shirt con sponsor

A parte le cose che normalmente acquistiamo, dai nostri armadi possono saltar fuori t-shirt ricche di sponsor legate ad eventi o aziende. Normalmente la taglia va da L a XXL e ci garantisce un bel metraggio per dare libero sfogo alla fantasia.
Ad esempio, quelle della ciclopedalata, ne ho trovato "un pò" a casa, ancora nuove due bianche con la scritta verde davanti e due grigie con la scritta rossa davanti e dietro.
Nel primo caso ho ritagliato le parti posteriori bianche, le ho sovrapposte facendo combaciare il dritto e ho cucito sul rovescio del cotone le spalle e i fianchi, lasciando l'apertura delle maniche.

Per le grigie con scritta e sponsor fronte/retro ho dovuto optare per il taglio della parte inferiore priva di scritte.
Ho unito i due "fondi" come ho fatto per i vestiti-collage qui e qui, cucendo il rovescio dalla parte tagliata e usando uno dei bordi orlati come fondo e l'altro per far passare le spalline, ricavate anche queste da vecchie t-shirt ridotte a fettuccia.


E con questo ho finito la cronaca delle attività e opere del finesettimana scorso per un totale di -14 cose  inutilizzate e + 7 cose utilizzabili, uff che fatica...