domenica 9 marzo 2014

Divano nuovecchio vs divano letto biennale

Era un pò che avevo voglia di un divano vero in soggiorno. Certo il divanoletto rosso è la prima cosa acquistata per casetta, seduta li sopra ho consumato la mia prima cena dentro la mia prima casa con V♥... Ci ho dormito il pomeriggio con un libro e anche quando, tra noi e gli ospiti, abbiamo raggiunto le 6 unità in contemporanea...Mi è costato solo 70€ e per questo prezzo devo dire che ha retto bene tutte le avventure, però questo tipo di divano ha tra tutti due difetti: il primo è quello di avere una seduta di profondità ridotta rispetto ad un "vero divano" e il secondo è l'imbottitura altrettanto ridotta che dopo un pò ti anestetizza il fondoschiena... Insomma per questo motivo, e perchè quando ho tempo libero da passare a casa il mio impegno favorito è cambiarne l'aspetto aggiungendo/spostando mobili, avevo da qualche settimana un verme in testa che pensava ad un divano nuovo...  e anche ad una cassettiera, un tavolino spazioso, un attaccapanni ecc ecc :-O Del resto casetta è arredata con ricicli e recuperi e di tanto in tanto viene la voglia di sembrare meno accampati...
Comunque, che mi succede il finesettimana, a dimostrazione che a volte le cose è come se piovessero dal cielo?? No, non ho trovato il divano perfetto sotto casa parcheggiato ai cassonetti.. Semplicemente ho fatto un giro in un negozio dell'usato (http://www.portobello-sassari.com). E lì, in mezzo a cassettiere del 1800, a vintage, a solo vecchioebrutto, e sopratutto in mezzo a divani in velluto rosa antico, in alcantara bluette, in damascato senape, ne vedo uno grigio-verde-azzurro (non so come definire il colore) che però rispetto agli altri sembra un pò più nuovo, un pò meglio conservato, un pò più di qualità... Controllo il prezzo: inizialmente 140€ ribassato a 100€... Controllo e ricontrollo, lo lascio li il venerdì sera sperando che nessuno lo noti (la mia regola è se lo ritrovi dopo che ci pensi un giorno intero vuol dire che era destino e se rimani convinta significa che è un buon acquisto) e rifletto su tre domande
- mi piace sul serio
- mi piace solo il prezzo
- mi serve davvero.
La risposta è che mi piace il prezzo, mi piace il divano e si mi serve anche se posso tirare avanti con il divano letto...
Torno il sabato, il divano è ancora li (probabilmente per il colore mi dicono), controllo e ricontrollo, cerco pecche, scuciture, sfondamenti della seduta, macchie sul tessuto, ma niente, solo un pò di polvere, e finalmente dopo 24 ore intere prendo la decisione e lo acquisto!
Approfitto del furgone e delle braccia di mio fratello, e arrivati a casa in un delirio di capovolgimenti lungo la rampa di scale (fortunatamente la casa è al primo piano), correlati da isteria e mezzi urletti stizziti, riesco a collocarlo tra le 4 mura domestiche...
Ora è li nel soggiorno... Ieri sera, guardando un film, sono comodamente sprofondata dentro i cuscini con imbottitura di piuma (piuma??? si piuma, anche se evito queste cose perchè non mi sembra una pratica corretta la spiumatura di animali, devo dire che è tutta un'altra musica per la schiena...).
Oggi lo guardo e lo riguardo, il colore non mi soddisfa a pieno ma si può rimediare con facilità. Poi mi siedo e mi alzo e mi risiedo e approvo questo acquisto, sostenibile perchè usato, conveniente per prezzo e qualità e comodo per la schiena.

Che fine ha fatto invece il divanoletto rosso?? Sistemato nella camera degli ospiti fungerà da appoggio quando stiro, da divano quando leggo e da letto quando ci sono ospiti :-D
Tutto in ordine, tutto al suo posto, almeno in parte e almeno per ora :-)))

venerdì 7 marzo 2014

Il dado vegetale fai da te

Come già detto faccio il dado vegetale a casa. Qualcuno potrebbe obiettare se non sia una scelta migliore preparare un brodo di verdure all'occorrenza, invece che scimmiottare prodotti industriali, ma per me personalmente il dado è una buona invenzione. E se la qualità di quelli in commercio non è proprio delle migliori si può sempre optare per il fai da te!
Lo uso in genere per insaporire i risotti e sopratutto visto che mi piacciono "le cose brodose" è un'ottima ultima spiaggia per pranzi e cene invernali che mia madre definirebbe "per malati": pastina in brodo, tagliolini in brodo, tortellini in brodo ecc ecc. Io ne vado matta che ci posso fare???
Comunque la ricetta che seguo la trovate su www.misya.info. Non cambio granchè, vado un pò ad occhio e infatti ogni volta è una sorpresa e devo prima "testare" il grado di sale :-)))
Inoltre abbrevio un pò i tempi di cottura e lo conservo nel freezer nelle vaschette per il ghiaccio..
Se siete patiti per il dado vegetale  sia come insaporitore sia come "brodo rapido" vi consiglio di provare. Ci vogliono un paio d'ore di impegno ma poi è tutto tempo risparmiato. L'ideale sarebbe prepararlo a fine estate con prodotti di stagione ma ovviamente non si può sapere quanto ne consumiamo: io da oggi proverò a fare un conteggio!


martedì 4 marzo 2014

Pesto di foglie di carote

Quei bei ciuffi di verde tenero delle carote finiscono normalmente nella spazzatura, ma come altri "scarti" alimentari sono a tutti gli effetti risorse.
Era da un pò che volevo provare ad utilizzarli e, fruga e gira su internet, ho trovato interessanti queste due ricettine:
frittata con i ciuffi di carote
pesto di foglie di carote

Ovviamente ho scelto l'ultima per via della mia passione per frullatori, minipimer, salsine, creme e mousse. E ovviamente ho cambiato qualcosina :-D
Gli ingredienti li trovate sul blog che ho linkato, io ho sostituito i semi di girasole con le noci e aggiunto un pò di pepe nero.
Il risultato è questo qui sotto
Vi consiglio di provare, perchè il risultato è ottimo!

E visto che stavo anche facendo il dado vegetale (ma forse ho esagerato con la zucca...) e in genere lo provo per capire il dosaggio e non fare le cose troppo salate, ho deciso di svarionare in questo modo: una zuppa di tagliolini all'uovo con il pesto appena fatto :-)))



domenica 2 marzo 2014

La mia borsa per un paio di orecchini

C'è stato un tempo in cui le borse dovevano emettere suoni metallici ad ogni mio passo. Quel tempo mi imponeva borse con medagliette, sonagli e chi più ne ha... Ma i gingilli sonori spesso si staccavano dal supporto tessile e finivano conservati nelle tasche, dentro ciotole ceramiche e scatole a loro volta metalliche...
Da una di queste borse nascono questi orecchini leggeri e moderatamente sonori ;-D