Da quando sono passata alle
visualizzazioni dinamiche ho notato un pò di problemi con Chrome. Di
fatto il mio blog non appare come ho deciso io (font, sfondo, pagine
ecc), pare per una questione di tempi di caricamento. In fondo è come
decidere di mettere una maglietta a fiori, uscire di casa e scoprire che
addosso hai una maglietta grigia, e poi il giorno dopo mettere una
maglietta bluette uscire e avere addosso sempre la maglietta grigia...
va bene lo stesso, per carità, però se dico fiori o bluette non dico
grigio!!! A me le visualizzazioni dinamiche piacciono un sacco, mi piace la possibilita di cambiare vista e il fatto che non devi cambiare pagina per visualizzare i post ma semplicemente scorrere verso il basso, così prima di cambiare modello ho deciso di cercare una soluzione. Ho
trovato questo interessante post per risolvere l'inconveniente che magari può essere utile anche ad altri. La soluzione è semplice e alla portata di tutti, anche i meno esperti. L'unica "difficoltà" è stata trovare la riga dove c'è la cifra da modificare ma ve lo dico, per me era in basso tra le ultime ;-)
Se poi vedete ancora grigio, aggiornando la pagina dovrebbe sistemarsi tutto!!!
mercoledì 13 novembre 2013
venerdì 8 novembre 2013
Trasformare un cardigan in maglione (recuperando una cerniera)
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Ho vari progettini semplici in questo periodo che abbracciano gli argomenti "cambio stagione" e "riuso/riciclo/riparo indumenti".
Questo, in particolare, era un cardigan con zip che mio fratello non usava più. E' molto ampio, e la cosa non mi disturba, peccato però che la zip non mi convinceva così ho deciso di farne un bel maglione.
Ho rimosso la cerniera scucendo e ho ricucito nella stessa posizione i due lembi di lana. Ho fatto in modo che la parte del risvolto intorno alla scollatura risultasse la scollatura vera e propria scucendo l'etichetta e semplicemente portando fuori quest'altra parte sul grigio.
Risultato: un nuoVecchio maglione per l'inverno e una cerniera da reimpiegare in qualche borsa!
Questo, in particolare, era un cardigan con zip che mio fratello non usava più. E' molto ampio, e la cosa non mi disturba, peccato però che la zip non mi convinceva così ho deciso di farne un bel maglione.
Ho rimosso la cerniera scucendo e ho ricucito nella stessa posizione i due lembi di lana. Ho fatto in modo che la parte del risvolto intorno alla scollatura risultasse la scollatura vera e propria scucendo l'etichetta e semplicemente portando fuori quest'altra parte sul grigio.
Risultato: un nuoVecchio maglione per l'inverno e una cerniera da reimpiegare in qualche borsa!
giovedì 7 novembre 2013
Taccuini in busta per appunti (di riciclo)
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Una delle cose per cui vado matta è la cartoleria.
Comprerei quaderni e agende a kg e riuscirei ad usarli tutti, in borsa
ho sempre almeno un mini notes per prendere appunti (in genere durante
gli spostamenti in autobus) e a casa vari quaderni e agende pieni di
schemi, disegni, note, indirizzi e quant'altro. Da quando ho fatto le prime agendine l'anno scorso non ho smesso di autoprodurre, con errori e correzioni, vari supporti per gli appunti.
Quindi trovando tra gli accumuli altri due sacchetti di plastica colorati e di piccole dimensioni, non ho saputo resistere a replicare la bust-agenda, ma... ho riscontrato qualche problema perchè, rispetto la prima, la plastica è meno rigida e pure più stropicciata...
Risultato mediocre ma poco male, le userò lo stesso!
Quindi trovando tra gli accumuli altri due sacchetti di plastica colorati e di piccole dimensioni, non ho saputo resistere a replicare la bust-agenda, ma... ho riscontrato qualche problema perchè, rispetto la prima, la plastica è meno rigida e pure più stropicciata...
Risultato mediocre ma poco male, le userò lo stesso!
sabato 2 novembre 2013
Mini borsa della spesa II
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Questa è la borsina per la spesa e le passeggiate in bici che ho fatto per mia zia.
Esterno e manici: tessuto ricavato da pantaloni da lavoro (gentilmente forniti da mio fratello)
Fodera e tasca interna: vecchio tessuto di mia madre
Particolare: farfallina trovata per strada (dovevo coprire uno strappo nel tessuto)!
Esterno e manici: tessuto ricavato da pantaloni da lavoro (gentilmente forniti da mio fratello)
Fodera e tasca interna: vecchio tessuto di mia madre
Particolare: farfallina trovata per strada (dovevo coprire uno strappo nel tessuto)!
venerdì 1 novembre 2013
Da bustina a copertina per una mini agenda
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Stamattina mi sono svegliata e..saranno stati i fiori su fondo azzurro e le piccole dimensioni ma quando ero lì lì per cestinare questo sacchetto con i manici rotti, ho pensato di provare a cucirlo con qualche foglio A4 (diviso a metà) preso dal cassetto della stampante.
Così è nata la bust-agenda: copertina ricavata da un sacchetto di plastica di piccole dimensioni, a cui ho tagliato i manici e una manciata di fogli (di carta riciclata sarebbe stato meglio ma non ho più il fornitore di fiducia...).
Così è nata la bust-agenda: copertina ricavata da un sacchetto di plastica di piccole dimensioni, a cui ho tagliato i manici e una manciata di fogli (di carta riciclata sarebbe stato meglio ma non ho più il fornitore di fiducia...).
Ovviamente è una copertina lavabile :-DDD
E permette di allungare la vita utile di un sacchetto altrimenti inutilizzabile
Buon Riciclo!
giovedì 31 ottobre 2013
Decluttering semi-sentimentale
Il cambio stagione nell'armadio è il momento in cui mi rendo
conto di quante cose possiedo. Riusi, ricicli, riparazioni e ripescaggi nel ripostiglio, per un armadio strapieno anche se in minima parte di acquisti...
Per risolvere i problemi di accumulo, comunque, un modo c'è: il decluttering , che significa fare spazio, liberarsi del superfluo... Ma io mi affeziono, non potrei mai liberarmi a cuor leggero di qualcosa. Dall'ultima volta che ho letteralmente gettato un paio di scarpe (che ormai mi mangiavano la pianta del piede) son passati circa 7 anni e per avere il coraggio ho dovuto improvvisare la danza di addio :-/ Infatti per le prossime stavo pensando a dei porta piante.. Si perchè a parte i calzini (e a volte anche con quelli) ogni pezzo che tengo nel mio armadio ha la sua storia, è il ricordo di un'amicizia, di un luogo, dell'università, racconta di una parte di vita e a volte mi serve per ricordare. Ma tengo anche le cose logore, le scarpe soprattutto, e forse il decluttering dovrei farlo proprio su questo...
Per fare decluttering bisogna innanzitutto rispondere a tre domande:
-mi piace?
-funziona?
-ne ho bisogno?
In questo modo si identifica il superfluo.
Poi per soffrire meno nel separarsi da qualcosa si possono fare le foto ricordo...
E così ho fatto con un paio di sandali, ricordo di un estate da tirocinante ad Almeria e acquistati a Granada nel 2008, trasformandoli, una volta giunti a fine vita (la suola era consumata e i laccetti si stavano rompendo e rischiavano di lasciarmi a piedi nudi sull'asfalto!!).
Fase due: foto ricordo. Ne ho qualcuna non mi resta che procedere!
Passo successivo: remade!
Tagliati i laccetti in pelle ho aggiunto dei chiudi filo, degli anellini e dei gancetti di chiusura ed ecco una serie di braccialetti!
Per risolvere i problemi di accumulo, comunque, un modo c'è: il decluttering , che significa fare spazio, liberarsi del superfluo... Ma io mi affeziono, non potrei mai liberarmi a cuor leggero di qualcosa. Dall'ultima volta che ho letteralmente gettato un paio di scarpe (che ormai mi mangiavano la pianta del piede) son passati circa 7 anni e per avere il coraggio ho dovuto improvvisare la danza di addio :-/ Infatti per le prossime stavo pensando a dei porta piante.. Si perchè a parte i calzini (e a volte anche con quelli) ogni pezzo che tengo nel mio armadio ha la sua storia, è il ricordo di un'amicizia, di un luogo, dell'università, racconta di una parte di vita e a volte mi serve per ricordare. Ma tengo anche le cose logore, le scarpe soprattutto, e forse il decluttering dovrei farlo proprio su questo...
Per fare decluttering bisogna innanzitutto rispondere a tre domande:
-mi piace?
-funziona?
-ne ho bisogno?
In questo modo si identifica il superfluo.
Poi per soffrire meno nel separarsi da qualcosa si possono fare le foto ricordo...
E così ho fatto con un paio di sandali, ricordo di un estate da tirocinante ad Almeria e acquistati a Granada nel 2008, trasformandoli, una volta giunti a fine vita (la suola era consumata e i laccetti si stavano rompendo e rischiavano di lasciarmi a piedi nudi sull'asfalto!!).
(Notare l'accanimento delle zanzare sulle mie caviglie...)
Risposta alla domanda n.1: si mi piacciono, ma (risposta n. 2) sono
distrutti, e si ne ho bisogno (risposta n. 3) quindi dovrò comprare
qualcosa di similmente comodo (risolto con i sandali tipo birkenstock).Fase due: foto ricordo. Ne ho qualcuna non mi resta che procedere!
Passo successivo: remade!
Tagliati i laccetti in pelle ho aggiunto dei chiudi filo, degli anellini e dei gancetti di chiusura ed ecco una serie di braccialetti!
In questo modo liberarsi di un paio di vecchie suole consunte non è stato poi così drammatico :-D
mercoledì 30 ottobre 2013
A volte ritornano: grunge e dintorni
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Viste le mie ricerche fascion delle ultime settimane ho scoperto che quest'anno uno dei ritorni è il grunge... non in senso musicale ovviamente, ma per ciò che riguarda l'abbigliamento. Se penso al grunge mi vengono in mente sopratutto 3 cose: camicie a quadri, anfibi e poco ordine.
Santa Wiki scrive "i gruppi, come ampiamente descritto da Michael Azerrad nella biografia di Kurt Cobain, formavano una comunità unita di giovani che frequentavano gli stessi locali e si contraddistinguevano per determinate caratteristiche estetiche: i capelli lunghi, i jeans strappati, scarpe da ginnastica Converse spesso vecchie e rovinate, t-shirt sdrucite, maglioni pesanti, spesso monocolore e camicie di flanella a quadri (tipiche dei taglialegna di quei posti, i cosiddetti "lumberjack").
Forse ispirandomi inconsciamente a questo ritorno ho fatto un collage (era da un pò che non ne facevo) con una maglietta e il fondo di una camicia-abitino a (quasi) quadri che avevo già usato qui (ho smontato e rimontato, si si) :-O
Eccolo: grunge o no è comunque riciclo (di riciclo) cosa posso volere di più???
Santa Wiki scrive "i gruppi, come ampiamente descritto da Michael Azerrad nella biografia di Kurt Cobain, formavano una comunità unita di giovani che frequentavano gli stessi locali e si contraddistinguevano per determinate caratteristiche estetiche: i capelli lunghi, i jeans strappati, scarpe da ginnastica Converse spesso vecchie e rovinate, t-shirt sdrucite, maglioni pesanti, spesso monocolore e camicie di flanella a quadri (tipiche dei taglialegna di quei posti, i cosiddetti "lumberjack").
Forse ispirandomi inconsciamente a questo ritorno ho fatto un collage (era da un pò che non ne facevo) con una maglietta e il fondo di una camicia-abitino a (quasi) quadri che avevo già usato qui (ho smontato e rimontato, si si) :-O
Eccolo: grunge o no è comunque riciclo (di riciclo) cosa posso volere di più???
lunedì 28 ottobre 2013
Esperimenti: tingere naturale con il bissap (o karkadé) I prova
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Dopo l'esperimento con l'acqua di lavaggio di un pantalone grigio, sono tornata alla tintura dei tessuti grazie anche a questo post.
Ovviamente le istruzioni per me sono un optional e la maggior parte delle volte faccio di testa mia (con risultati anche disastrosi), quindi io consiglio di seguire passo passo quelle nel link sopra e di prendere la mia esperienza come un esperimento :-)))
Iniziamo dal prodotto: ho trovato a casa del karkadé (o bissap): in pratica i fiori essicati di una specie di ibiscus con cui si prepara una tisana buonissima! Erano vecchi di anni, dimenticati dentro un pensile e visto il colore (non più viola/bordeaux brillante ma un pò mattone) ho deciso di riciclarli in un modo che non fosse alimentare.
Ho scelto una maglietta bianca di cotone e ho seguito la prima parte di istruzioni:
- estrazione del colore del bissap tramite bollitura (ho usato un tempo più breve rispetto a quello indicato).
- mordenzatura del tessuto con bollitura in aceto (ma con aceto di vino rosso perchè quello c'era!!!) anche questo per un tempo più breve di quello indicato. Ovviamente il bianco ha cominciato a virare verso un beige/rosa antico solo con la bollitura in aceto...
- lavaggio in acqua fredda e, qui arriva la variante, ammollo nel bagno di colore a freddo
- schiacquo in acqua fredda e stendo la maglietta ad asciugare
Risultato: un rosa antico/beige abbastanza chiaro. Conservo il bagno di tintura e decido, il giorno successivo, di provare la bollitura (non so se il fatto di aver già usato l'intruglio possa influenzare poi il rendimento).
Procedo secondo istruzioni, poi verso la fine aggiungo acqua a coprire e lascio in ammollo finchè l'acqua non sfredda. ma non ho pazienza e a bagno tiepido riscacquo in acqua fredda e stendo.
Risultato finale: il colore dopo la bollitura è virato leggermente verso il marroncino ma sempre sul rosa antico cioè solo leggermente più scuro rispetto quello dopo ammollo a freddo.
Dovrei provare anche la bollitura contemporanea del bissap con il tessuto mordenzato... in più guardandomi intorno nell'angolo cottura il mio sguardo cade in continuazione sul curry.... ma si vedrà!
Ovviamente le istruzioni per me sono un optional e la maggior parte delle volte faccio di testa mia (con risultati anche disastrosi), quindi io consiglio di seguire passo passo quelle nel link sopra e di prendere la mia esperienza come un esperimento :-)))
Iniziamo dal prodotto: ho trovato a casa del karkadé (o bissap): in pratica i fiori essicati di una specie di ibiscus con cui si prepara una tisana buonissima! Erano vecchi di anni, dimenticati dentro un pensile e visto il colore (non più viola/bordeaux brillante ma un pò mattone) ho deciso di riciclarli in un modo che non fosse alimentare.
Ho scelto una maglietta bianca di cotone e ho seguito la prima parte di istruzioni:
- estrazione del colore del bissap tramite bollitura (ho usato un tempo più breve rispetto a quello indicato).
- mordenzatura del tessuto con bollitura in aceto (ma con aceto di vino rosso perchè quello c'era!!!) anche questo per un tempo più breve di quello indicato. Ovviamente il bianco ha cominciato a virare verso un beige/rosa antico solo con la bollitura in aceto...
- lavaggio in acqua fredda e, qui arriva la variante, ammollo nel bagno di colore a freddo
- schiacquo in acqua fredda e stendo la maglietta ad asciugare
Risultato: un rosa antico/beige abbastanza chiaro. Conservo il bagno di tintura e decido, il giorno successivo, di provare la bollitura (non so se il fatto di aver già usato l'intruglio possa influenzare poi il rendimento).
Procedo secondo istruzioni, poi verso la fine aggiungo acqua a coprire e lascio in ammollo finchè l'acqua non sfredda. ma non ho pazienza e a bagno tiepido riscacquo in acqua fredda e stendo.
Risultato finale: il colore dopo la bollitura è virato leggermente verso il marroncino ma sempre sul rosa antico cioè solo leggermente più scuro rispetto quello dopo ammollo a freddo.
Buone sperimentazioni!!
venerdì 25 ottobre 2013
Taccuino origami per riciclare la carta
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C'è un blog che mi piace veramente tanto che è questo http://filo-so-pia.blogspot.it/.
Uno degli ultimi post non potevo non riprenderlo perchè ha una soluzione ingegnosissima per riutilizzare i fogli che hanno una sola faccia scritta/stampata.
La tecnica origami per fare piccoli notebook riciclando fogli A4 la trovate a questo link.
Io vi suggerisco di fare un giro su entrambi i blog perchè meritano veramente!
Uno degli ultimi post non potevo non riprenderlo perchè ha una soluzione ingegnosissima per riutilizzare i fogli che hanno una sola faccia scritta/stampata.
La tecnica origami per fare piccoli notebook riciclando fogli A4 la trovate a questo link.
Io vi suggerisco di fare un giro su entrambi i blog perchè meritano veramente!
Buon Riciclo!
mercoledì 23 ottobre 2013
Di gusti, tendenze, confusione... e un'altra pochette!
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Oggi voglio divagare un pò...
E' ottobre e il tempo è già abbastanza instabile. Controllo le previsioni meteo e penso a quello che ho nell'armadio, alle giacche di lana ai collant felpati e agli stivali...
Mi rendo conto di scrivere su questo blog come mi vesto, o vestirmi come tengo questo blog... in modo disordinato, a sentimento direbbe il mio prof di costruzioni... ma siccome l'abito spesso fa il monaco altrettanto spesso ci sono occasioni in cui sbaglio tutto ciò che si può sbagliare, e volendo, anche di più :-DDD
La verità è che faccio schemi, imbastisco discorsi ma poi l'improvvisazione, il caos prendono il sopravvento è più forte di me...
La verità è anche che mi piace tutto, mi piace Gaia e mi piace boho (santa Wikipedia), mi piacciono gli anni '20, ma anche gli anni '90 e il grunge (e tutto quello che c'è nei decenni in mezzo!!).
Mi piacciono gli scenari ikea, così pulita e ordinata, anche quando c'è disordine e mi piace scuro cupo e con vecchi mobili, e vecchi libri, mi piacciono le borse piccine e quelle enormi mi piace sentirmi in viaggio e in divenire - e così è - ma poi mi piacerebbe soffermarmi per un pò più di tempo...
Così, causa anche un invito ad un matrimonio per fine ottobre, via a fashionblog, consigli, tendenze per colori e modelli, consigli su come scegliere per il proprio corpo, su come abbinare la borsa, sottolineare il punto vita o destrutturare, seguire la moda e/o creare un proprio stile (e come si fa???)...
Queste letture hanno occupato più o meno una settimana e più o meno con la seguente sequenza e voglio condividerle un pò perchè è il mio promemoria e un pò perchè anche se il finale (per me) è scontato ho imparato qualcosina che ha più di un nesso su come le persone vivono la propria vita rispetto il proprio corpo, su alcune convenzioni sociali, su ciò che ci porta a volte ad un consumo di beni eccessivo. I link rimandano solo ad una parte dei post che ho letto, quelli che in fondo mi hanno ispirato un pò di più, alcuni rimandano ad altrettanti link e la verità è che è tutto un mondo da scoprire!!
Giorno 1
panico matrimonio, blog (lo so in Sardegna a ottobre non c'è freddo.. eh ma non si può mai sapere e poi se ti abitui ai 30 y pico gradi poi a 18 è già inverno), colori, cambio d'abito/sfondo per il blog,
(previsioni meteo)
Giorno 2
scopro
-che esistono capi e colori base (capi per colore base: un paio di pantaloni eleganti, una gonna da giorno e una da sera, una cintura, un maglione e un cardigan, una sciarpa, tutti i vari modelli di scarpe, collant coprenti e una giacca)
-capi particolari,
-di essere (forse) un inverno scuro,
(previsioni meteo)
Giorno 3
panico ridimensionato, altri post, ordino i vestiti nell'armadio per colore,
(previsioni meteo)
Giorno 4
vestito grigio lo metto con tutto??? leggo come abbinare i capi qui e qui,
(previsioni meteo )
Giorno 5
collana? orecchini? borsa? scarpe? la pochette!!!
Ho voluto esagerare, ho recuperato un pezzo di velluto damascato dalla cassapanca della prozia, un tessuto chiaro a fiori per la fodera, un nastrino di raso e una spilla a farfalla et voilà
Giorno 6
conclusioni: è il monaco che fa l'abito (ma dipende dalle previsioni meteo???)
Giorno 7
riprendo (ma non ho mai smesso) a vestirmi con jeans e maglietta (controllando regolarmente le previsioni meteo e con un armadio ordinato) :-DDDD
In sostanza per gente come me non c'è molta speranza, sarò sempre più da scarpe da ginnastica che da tacco, però ho imparato un pò di cose nuove e ho riflettuto (non poco) su ciò che mi circonda, sul mondo femminile, sulle nostre paranoie, sui timori riguardo l'essere all'altezza o no di situazioni anche semplici, sull'apparire quando, in senso positivo, influenza l'essere.
E' ottobre e il tempo è già abbastanza instabile. Controllo le previsioni meteo e penso a quello che ho nell'armadio, alle giacche di lana ai collant felpati e agli stivali...
Mi rendo conto di scrivere su questo blog come mi vesto, o vestirmi come tengo questo blog... in modo disordinato, a sentimento direbbe il mio prof di costruzioni... ma siccome l'abito spesso fa il monaco altrettanto spesso ci sono occasioni in cui sbaglio tutto ciò che si può sbagliare, e volendo, anche di più :-DDD
La verità è che faccio schemi, imbastisco discorsi ma poi l'improvvisazione, il caos prendono il sopravvento è più forte di me...
La verità è anche che mi piace tutto, mi piace Gaia e mi piace boho (santa Wikipedia), mi piacciono gli anni '20, ma anche gli anni '90 e il grunge (e tutto quello che c'è nei decenni in mezzo!!).
Mi piacciono gli scenari ikea, così pulita e ordinata, anche quando c'è disordine e mi piace scuro cupo e con vecchi mobili, e vecchi libri, mi piacciono le borse piccine e quelle enormi mi piace sentirmi in viaggio e in divenire - e così è - ma poi mi piacerebbe soffermarmi per un pò più di tempo...
Così, causa anche un invito ad un matrimonio per fine ottobre, via a fashionblog, consigli, tendenze per colori e modelli, consigli su come scegliere per il proprio corpo, su come abbinare la borsa, sottolineare il punto vita o destrutturare, seguire la moda e/o creare un proprio stile (e come si fa???)...
Queste letture hanno occupato più o meno una settimana e più o meno con la seguente sequenza e voglio condividerle un pò perchè è il mio promemoria e un pò perchè anche se il finale (per me) è scontato ho imparato qualcosina che ha più di un nesso su come le persone vivono la propria vita rispetto il proprio corpo, su alcune convenzioni sociali, su ciò che ci porta a volte ad un consumo di beni eccessivo. I link rimandano solo ad una parte dei post che ho letto, quelli che in fondo mi hanno ispirato un pò di più, alcuni rimandano ad altrettanti link e la verità è che è tutto un mondo da scoprire!!
Giorno 1
panico matrimonio, blog (lo so in Sardegna a ottobre non c'è freddo.. eh ma non si può mai sapere e poi se ti abitui ai 30 y pico gradi poi a 18 è già inverno), colori, cambio d'abito/sfondo per il blog,
(previsioni meteo)
Giorno 2
scopro
-che esistono capi e colori base (capi per colore base: un paio di pantaloni eleganti, una gonna da giorno e una da sera, una cintura, un maglione e un cardigan, una sciarpa, tutti i vari modelli di scarpe, collant coprenti e una giacca)
-capi particolari,
-di essere (forse) un inverno scuro,
(previsioni meteo)
Giorno 3
panico ridimensionato, altri post, ordino i vestiti nell'armadio per colore,
(previsioni meteo)
Giorno 4
vestito grigio lo metto con tutto??? leggo come abbinare i capi qui e qui,
(previsioni meteo )
Giorno 5
collana? orecchini? borsa? scarpe? la pochette!!!
Ho voluto esagerare, ho recuperato un pezzo di velluto damascato dalla cassapanca della prozia, un tessuto chiaro a fiori per la fodera, un nastrino di raso e una spilla a farfalla et voilà
sa un pò di vecchia signora nel soggiorno con la tazza di té caldo, i centrini sul tavolo, le tendine alle finestre...
la userò o no?
(per un giorno salto le previsioni meteo)
Giorno 6
conclusioni: è il monaco che fa l'abito (ma dipende dalle previsioni meteo???)
Giorno 7
riprendo (ma non ho mai smesso) a vestirmi con jeans e maglietta (controllando regolarmente le previsioni meteo e con un armadio ordinato) :-DDDD
In sostanza per gente come me non c'è molta speranza, sarò sempre più da scarpe da ginnastica che da tacco, però ho imparato un pò di cose nuove e ho riflettuto (non poco) su ciò che mi circonda, sul mondo femminile, sulle nostre paranoie, sui timori riguardo l'essere all'altezza o no di situazioni anche semplici, sull'apparire quando, in senso positivo, influenza l'essere.
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